Descrizione
Nel maggio 1909 moriva la signora Grazia Pontecorvo, vedova di Salvatore Di Castro, che aveva deciso di lasciare una cospicua somma all’Università Israelitica di Roma perché costruisse una nuova sinagoga. La nascita dell’Oratorio Di Castro (1914) coincideva con la conclusione della Belle époque e con lo scoppio della Prima guerra mondiale, dieci anni dopo l’inaugurazione del Tempio Maggiore (1904), simbolo dell’emancipazione degli ebrei a Roma. L’Oratorio somiglia alle sinagoghe di molte città d’Europa inserite nella trama urbana e frequentate non solo come spazio di preghiera ma anche di studio. Oggi il Tempio di via Balbo è una struttura cultuale che accoglie ebrei italiani, libici e askenaziti, a testimonianza della vitalità di una sinagoga sempre al passo con i cambiamenti culturali dell’età contemporanea.