Descrizione
Surie Eckstein è una cinquantasettenne, madre di dieci figli, che vive a New York, membro della comunità chassidica di Williamsburg (quartiere di Brooklyn), che rifiuta il mondo secolarizzato per condurre la stessa vita che si conduceva un tempo nei gruppi di ebrei ortodossi dell’Europa orientale. I seguaci dello chassidismo si vestono con abiti tradizionali, parlano esclusivamente in yiddish e non hanno televisori, cellulari o computer nelle loro case private. Gli uomini studiano la parola di Dio e le donne allevano famiglie numerosissime. Nella sua vita, scandita dalle attività domestiche, dalle feste e dai riti tradizionali, Surie scopre, ed è uno shock, di essere di nuovo incinta a un’età nella quale la comunità le chiede di essere nonna e non madre, un’età nella quale il sesso è negato e considerato innaturale. Temendo le conseguenze familiari e sociali di quella gravidanza “inappropriata”, Surie la nasconde sia al marito che ai figli. Scopre così la forza devastante del segreto, la stessa forza che doveva aver conosciuto suo figlio Lipa, allontanatosi dalla comunità perché gay. La gravidanza diventa così l’occasione anche per riflettere su quella vicenda tragica, spingendo Surie a opporre alla rigidità delle regole della comunità le ragioni “del cuore”, e restituendo così al ruolo, e ai sentimenti, di madre un tratto libertario.