Descrizione
In questo saggio, asciutto ed essenziale, il lettore viene messo di fronte a una serie di “rivelazioni” inaspettate e per certi versi sorprendenti relative al Mishkan, il tempio-tenda, fatto costruire da Mosè durante la permanenza di Israele ai piedi del monte sacro. La prima è che la ricostruzione di quel manufatto effettuata seguendo alla lettera le dettagliate istruzioni contenute nel racconto di Esodo offre un modello di tempio che si discosta in maniera significativa da quello proposto dall’esegesi tradizionale, rappresentato in innumerevoli immagini che si trovano nella letteratura e in rete. Una seconda, forse non a tutti nota, è che queste proposte hanno un’origine ben precisa in Giuseppe Flavio, che nel suo libro “Antichità giudaiche” ricostruisce il tempio-tenda forzando pesantemente i dati del racconto biblico, in modo tale che ne risultasse un modello in scala 1 a 2 del tempio di Salomone. Su questo modello si sono poi uniformate tutte le ricostruzioni successive. Ma la più sorprendente è che la ricostruzione effettuata in base al testo biblico trova un preciso riscontro in un’impronta lasciata nella hammada (tipico deserto israeliano ricoperto di ciottoli).