Descrizione
“Non c’è trippa per gatti” è uno degli aneddoti legati alle gesta di Ernesto Nathan. Un libro che racconta uno dei più prestigiosi sindaci di Roma, che agli inizi del Novecento, nonostante le forti resistenze della nobiltà romana e del Vaticano, ipotizzò e realizzò importanti cambiamenti nella città, stimolando anche un piano regolatore che avrebbe concorso a mutare il volto di Roma, di cui ancora oggi, quartieri come San Saba e Prati, ce ne danno un’idea. In un’epoca in cui la capitale d’Italia sembra affondare nel degrado, in cui il traffico deve fare i conti con vie rese difficili da un asfalto con continue buche e avallamenti, marciapiedi dissestati, in cui l’incuria ha fatto sì che siano a rischio anche gli alberi e in genere il verde, riscoprire il sindaco ebreo e massone, inglese di nascita, fautore della scolarizzazione, convinto della necessità di dare casa agli strati meno ricchi della popolazione, può ricordare a tutti che una città altra è possibile. Nel centenario della sua morte ricordiamo il divulgatore di Giuseppe Mazzini, ma anche l’uomo che sapeva guardare al futuro e che lavorava per una grande capitale, aperta a chi avesse volontà di impegnarsi per la sua vivibilità, senza chiusure preconcette.