Descrizione
Quella dell’antisemitismo è una storia antica, eppure, nel tempo, la abbiamo vista cambiare, evolversi, prendere forme nuove e subdole. Stereotipi del passato, difficilissimi da eradicare, hanno trovato nel presente canali di amplificazione sempre più potenti. I social media fanno da cassa di risonanza a tutti i tipi di odio e gli ebrei sono tornati a essere nel mirino dei complottisti nelle accezioni più fantasiose: untori, avvelenatori di pozzi, membri di un’élite mondialista, plutocrati che tramano nell’ombra. Il nemico perfetto, l’ebreo, è il collega, l’amico, il vicino di casa, lo sportivo ?certamente ricco?, ?che non si sente italiano?, che non partecipa fino in fondo alla vita del suo paese ?perché festeggia feste diverse?, che sposa un ebreo ?perché stanno sempre tra di loro?, che è da odiare ?perché sono tutti intelligenti?, che non ha il passaporto italiano ma quello israeliano. E l’elenco è ancora lungo. Ancora oggi, essere ebrei è molto difficile e quasi sempre spinge gli ebrei stessi a una ritrosia, una comunicazione di sola ?difesa?, una chiusura e una scarsa comunicazione di se stessi che non fa che alimentare il pregiudizio stesso in una sorta di cortocircuito. L’unica via d’uscita, se c’è, è quella della conoscenza del fenomeno a partire dai fatti: l’obiettivo che si prefigge questo libro, un viaggio nell’antisemitismo del 2023.
