Descrizione
Almeno a partire dall’inizio degli anni Sessanta, la riflessione e le indagini sulla Shoah si sono giustamente concentrate soprattutto sulle vittime e quindi sui testimoni delle persecuzioni e dello sterminio. L’ottantesima ricorrenza il 20 gennaio 2022 del famoso e famigerato incontro presso la villa sul Wannsee, a sud-ovest di Berlino, in cui venne deliberata la Soluzione finale, suggerisce tuttavia un cambio almeno parziale di prospettiva, che metta a fuoco anche gli autori, vale a dire i perpetratori di quel crimine. Nella storiografia, un simile mutamento di paradigma ha avuto inizio già a partire dagli anni Novanta, quando una serie di importanti ricerche hanno cominciato a indagare non solo o non tanto le figure dei principali gerarchi e criminali nazisti, bensì anche le centinaia di migliaia di ‘uomini qualunque’, di giuristi, funzionari, burocrati, di semplici cittadini, studenti, lavoratori e buoni padri di famiglia che in diversi ruoli e con diverse modalità hanno preso parte attiva al più grande crimine dell’umanità. I contributi contenuti in questo volume intendono portare avanti queste ricerche e approfondire, in particolare, le diverse rappresentazioni dei perpetratori presenti nella letteratura, nel cinema o in altri media, per interrogarsi anche sull’evoluzione di tali raffigurazioni, che costituiscono l’espressione più immediata di quell’immaginario collettivo che esse stesse contribuiscono a formare. Saggi di G. Corni, La biografia di Hitler: una lunga storia; A. Goggio, Ridere del male? Rappresentazioni parodistiche e satiriche del Führer fra ieri e oggi; N. Brazzelli, “Things are never as they seem”: il giovane Adolf secondo Beryl Bainbridge; L. Fontana Fourel, Schöne Zeiten (Bei tempi): Sobibór e Auschwitz negli album ricordo di Johann Niemann e Karl Höcker; A. Costazza, Il paradosso del mentitore: Rudolf Höss in letteratura e al cinema; L. Bernardini, Un boia loquace: Jürgen Stroop nella cultura polacca; C. Flinz, Il discorso di Goebbels allo Sportpalast di Berlino: Un’analisi linguistica; V. Pobbe, “In piedi! Entra la Corte”. La rappresentazione dei criminali nazisti all’interno delle aule di tribunale; D. Manera, Francisco Boix e El triángulo azul; F. Haas, Il peso della Storia tedesca: carnefici e vittime della Shoah nel romanzo Jahrestage di Uwe Johnson; S. Apostolo, Tra ‘Täterforschung’ e ‘Familienforschung’. Christian Kracht, il nazismo e l’analisi della colpa in Eurotrash; F. Prina, L’enigma della Shoah in Fatherland di Robert Harris; G. Franczak, L’irrappresentabile. I perpetratori polacchi, Jedwabne e il caso di Aftermath (2012), un “Holocaust horror film”.