Descrizione
Lo studio del rapporto tra san Francesco e l’Islam ha prodotto moltissimo materiale. La situazione cambia notevolmente se si cercano tracce relative a un contatto tra Francesco e la cultura ebraica. Eppure alcune similitudini, talvolta appena accennate, talvolta più evidenti, ci sono, e diverse sono le ipotesi che potrebbero spiegarle; su tutte la libertà di Francesco nell’avvicinare ogni uomo del suo tempo senza pregiudizio. L’idea su cui si fonda questo lavoro è far emergere i riflessi di “ebraismo” nella vita del Santo di Assisi. Ben lontano dalla pretesa di giungere a dimostrare qualcosa con certezza, Simone Castaldi è guidato dal desiderio di non tacere i fatti, ascoltandoli con rispetto e con vivace curiosità. Fiducia in Dio e benedizione: ogni azione di Francesco è guidata da questi due orizzonti, che possono essere avvicinati a due idee centrali dell’ebraismo, l’idea di emunah (“fede”) e quella di berakah (“benedizione”). Una traccia di ebraismo potrebbe anche essere l’amore devozionale che il Santo aveva per la Scrittura, che lo portava ad essere attento a ogni piccolo foglio che contenesse la Parola di Dio, e che lo spingeva a preoccuparsi di ogni singolo carattere alfabetico, perché ogni carattere reca in sé il nome venerato di Dio. Una ricerca raffinata e approfondita sui richiami tra la spiritualità ebraica e quella francescana. Prefazione di Anna Foa.